Le linee di intervento del PNRR sono accompagnate da una strategia di riforme che vogliono potenziare equità, efficienza e competitività del Paese.
Le riforme sono parte integrante del Piano perché fondamentali per l'attuazione degli interventi.
Sono previste tre tipologie di riforme: riforme orizzontali, riforme abilitanti e riforme settoriali.
Riforme
Le riforme orizzontali sono trasversali a tutte le Missioni del Piano, migliorano l'equità, l'efficienza, la competitività e il clima economico del Paese.

Riforma della Pubblica Amministrazione
Sviluppare la capacità amministrativa a livello centrale e locale con il rafforzamento dei processi di selezione, formazione, promozione, mobilità dei dipendenti pubblici, lo snellimento della burocrazia, la digitalizzazione delle procedure amministrative. Nell'ultimo decennio la mancanza di personale e una grande quantità di norme e procedure articolate e complesse hanno rappresentato un ostacolo al miglioramento dei servizi offerti dalla PA e alla crescita degli investimenti pubblici e privati. La riforma vuole snellire e semplificare norme e procedure per adeguarle alle esigenze dei cittadini e delle imprese, per un’amministrazione moderna ed efficiente. La riforma mira inoltre a garantire il ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione e a riformare le carriere a partire da una pianificazione strategica dei fabbisogni delle varie amministrazioni.

Riforma della Giustizia
Il sistema della giustizia italiana funziona molto a rilento rispetto ad altri Stati membri in termini di tempi processuali, come evidenzia l'ultima relazione della Commissione europea per l'efficacia della giustizia (CEPEJ). L'asse 2 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a rendere il sistema giudiziario più efficiente riducendo la durata dei procedimenti e avvicinando l'Italia alla media dell'UE. La digitalizzazione del sistema giudiziario è poi un fattore importante anche per la transizione digitale. La riforma della giustizia è inoltre inserita dal PNRR tra le c.d. riforme orizzontali, o di contesto, che consistono in innovazioni strutturali dell'ordinamento, tali da interessare, in modo trasversale, tutti i settori di intervento del Piano.
Le riforme abilitanti sono interventi funzionali a garantire l'attuazione del Piano e a migliorare la competitività.

La legge annuale per il mercato e la concorrenza
La tutela e la promozione della concorrenza sono fattori essenziali per favorire l’efficienza e la crescita economica, per proteggere gli interessi dei consumatori e per creare una maggiore giustizia sociale aumentando le possibilità di accedere al mercato. La concorrenza si tutela e si promuove anche attraverso la revisione di leggi e regolamenti che ostacolano il buon funzionamento del mercato. La legge annuale per il mercato e la concorrenza è stata adottata solo nel 2017. La sua cadenza annuale va assicurata, perché è fondamentale per rivedere lo stato della legislazione e verificare se permangano vincoli normativi che ostacolano ingiustificatamente la competitività e l’innovazione.

Semplificazione e razionalizzazione delle normative in materia ambientale
È necessaria una profonda semplificazione delle norme per i procedimenti in materia ambientale e delle disposizioni per la valutazione di impatto ambientale (VIA). Le norme attuali prevedono procedure lunghe e ostacolano la realizzazione degli interventi, a cui spesso si aggiunge la complicazione normativa e procedurale dei contratti di appalto pubblico. La VIA è indispensabile per la realizzazione delle opere pubbliche e per gli investimenti privati.

Semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana
L’obiettivo degli interventi previsti è di accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus. Infatti, l’attuazione del superbonus ha incontrato molti ostacoli collegati alla necessità di attestare la conformità edilizia, procedimento particolarmente complesso, come segnalato dall’ANCI, con attese che arrivano fino a sei mesi per l’accesso agli archivi edilizi.

Semplificazione delle norme in materia di investimenti e interventi nel Mezzogiorno
La revisione delle norme sugli investimenti e gli interventi nel Mezzogiorno è indispensabile per supportare la ripresa e la crescita del Paese e contribuisce, in maniera significativa, alla realizzazione della coesione sociale e territoriale.

Miglioramento dell’efficacia e della qualità della regolazione
Per migliorare l’efficacia e la qualità della regolazione, vengono introdotte varie misure: programmazione delle iniziative normative del Governo per una adeguata istruttoria degli interventi; analisi e verifica dell’impatto della regolazione; maggiore chiarezza e accessibilità alla normazione; riduzione del gold plating; applicazione, in via sperimentale e progressiva, dei risultati provenienti dalle scienze cognitive e dalla economia comportamentale applicata alla regolazione; valutazione delle iniziative di sperimentazione normativa e monitoraggio dei procedimenti di adozione da parte del Governo dei provvedimenti attuativi.

Federalismo fiscale
Il percorso di attuazione del federalismo fiscale è graduale sia nell’ammontare delle risorse che nel processo di definizione dei fabbisogni e degli obiettivi. Per quanto riguarda i comuni, il processo è già in corso dal 2015 per la distribuzione del Fondo di solidarietà comunale. Analogamente, la distribuzione delle risorse per le province e le città metropolitane avverrà sulla base dei criteri dei fabbisogni standard e della capacità fiscale.

Riduzione del tax gap
L’obiettivo della riforma è sfruttare le nuove tecnologie e gli strumenti di analisi dei dati per effettuare i controlli mirati sui contribuenti e ridurre il tax gap. L’evasione fiscale, infatti, sottrae risorse al bilancio pubblico e introduce distorsioni tra gli operatori economici, alterando le condizioni di concorrenza, con riflessi negativi su tutto il sistema economico., Concretamente, le azioni messe in campo riguardano il miglioramento delle comunicazioni ai contribuenti; il potenziamento delle attività di controllo: la dichiarazione precompilata IVA; le comunicazioni per l’adempimento spontaneo. Tutto questo sarà possibile grazie agli strumenti di data analysis più avanzati, all’interoperabilità delle banche dati e al maggiore sfruttamento dei big data.

Rafforzamento delle strutture per la semplificazione amministrativa e normativa
In passato si sono avute semplificazioni sporadiche, legate a esigenze contingenti, ma la semplificazione amministrativa e normativa ha bisogno di un impegno sistematico, che va al di là dei tempi e dei contenuti del PNRR. Pertanto, è necessario dedicare attenzione continuativa e adottare tutti i provvedimenti che occorrono per raggiungere l'obiettivo della semplificazione amministrativa e normativa.

Dotare le Pubbliche amministrazioni di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale "accrual"
L’obiettivo della riforma è realizzare un sistema di contabilità unico per tutto il settore pubblico, basato sul principio “accrual”, che riduca le discordanze tra i diversi sistemi contabili delle Amministrazioni.

Rafforzare le misure di revisione e valutazione della spesa
In ambito di revisione e valutazione della spesa, l'obiettivo è di rafforzare quanto previsto dalla legislazione nazionale, che dispone un processo integrato nella programmazione economico-finanziaria e nel processo di predisposizione del bilancio annuale e pluriennale. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrà un ruolo sempre più importante attraverso il rafforzamento delle strutture esistenti e l’implementazione di nuove strutture appositamente impegnate: nella valutazione ex ante delle proposte; nel monitoraggio della loro effettiva implementazione; nella valutazione ex-post dei risultati effettivamente conseguiti.

Riduzione dei tempi di pagamento
In materia di tempi di pagamento della Pubblica amministrazione, la normativa nazionale vigente stabilisce i termini di 30 o 60 giorni previsti dalla Direttiva 2011/7/UE a cui le Pubbliche Amministrazioni si devono attenere. L’Italia ha avviato numerosi interventi normativi, amministrativi e strutturali per favorire la riduzione dei tempi di pagamento dei debiti commerciali. Per realizzare tale obiettivo, si procederà ad implementare l’attività di monitoraggio già in corso, attraverso la definizione di appositi indicatori. La disponibilità del Sistema Enterprise Resource Planning “InIT” consentirà alla pubblica amministrazione la gestione integrata dei processi contabili attraverso l’uso di tecnologie all'avanguardia, per ridurre ulteriormente i tempi complessivi dei pagamenti.

Recovery Procurement Platform - Digitalizzazione e rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni aggiudicatrici
La riforma mira alla modernizzazione del sistema nazionale degli appalti pubblici per il sostegno delle politiche di sviluppo, attraverso la digitalizzazione e il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni aggiudicatrici. In particolare, sono previste tre diverse azioni: formazione e supporto, definizione di strumenti di acquisto avanzati ed evoluzione del sistema nazionale di eProcurement.

Abrogazione e revisione di norme che alimentano la corruzione
La corruzione può trovare alimento nell’eccesso e nella complicazione delle leggi. La semplificazione normativa, dunque, è un rimedio efficace per evitare la moltiplicazione di fenomeni corruttivi. In particolare, vi sono alcune norme di legge che possono favorire più di altre la corruzione: si rende, pertanto, necessario individuare prioritariamente alcune di queste norme e procedere alla loro abrogazione o revisione.

Legge delega per la riforma del codice in materia di contratti pubblici (Legge, 21 giugno 2022, n.78-GU Serie Generale n.146 del 24-06-2022)
L’obiettivo della riforma inquadra vari argomenti e persegue varie esigenze di semplificazione, digitalizzazione e trasparenza, tra i quali: ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti, stabilendo gli elementi di base del sistema di qualificazione, realizzando una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity, e conferendo all'ANAC specifici poteri di monitoraggio sulle performance delle stazioni appaltanti; stabilire incentivi all'uso delle centrali di committenza professionali esistenti; promuovere la digitalizzazione delle procedure delle centrali di committenza; ridurre progressivamente le restrizioni al subappalto; definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni, garantendo gli opportuni requisiti di interoperabilità e interconnettività tra le banche dati.
Documenti da scaricare
Per conoscere tutti i dettagli delle Riforme, scarica il Piano (PDF, 4,9Mb)