
02/08/2022
Ogni incontro ha visto la partecipazione delle istituzioni, dai 18 Ministri e Ministre del Governo ai Sindaci, dai Presidenti di Regione ai tecnici della Presidenza del Consiglio
Un giro di Italia lungo 8 mesi, con tappa in 24 diverse città dove cittadine e cittadini, imprese e amministratori locali hanno potuto scoprire i contenuti del PNRR. “Italia Domani - Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di incontri pubblici promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha portato il PNRR nei teatri, nelle dimore storiche, nelle cittadelle dei giovani, nelle associazioni e negli auditorium universitari lungo tutta la penisola.
Vantaggi e opportunità, dubbi e approfondimenti sui progetti: i Dialoghi hanno permesso di confrontarsi con le comunità locali sulle aspettative e i fabbisogni di sviluppo e di illustrare le iniziative del Governo a sostegno dei territori, con focus su temi strategici per il futuro, come la rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile, l’istruzione e la sanità, fino alla digitalizzazione e i servizi per il sociale.
Dal 15 novembre 2021 all’8 luglio 2022 siamo stati a Bari, Bergamo, Napoli, Campobasso, L’Aquila, Milano, Padova, Palermo, Genova, Roma, Bologna, Potenza, Venezia, Modena, Ascoli, Trento, Trieste, Vicenza, Firenze, Torino, Bolzano, Cagliari, Perugia e Aosta.
Ogni incontro, della durata di circa un’ora e 30 minuti, è stato aperto dagli interventi delle Istituzioni – dai Sindaci delle 24 città coinvolte, passando per i Presidenti di Regione, i tecnici della Presidenza del Consiglio, fino a 18 Ministri e Ministre del Governo. A moderare il dibattito è stato l’Ufficio Comunicazione della Presidenza guidato da Paola Ansuini. Gli incontri sono stati sempre aperti al dibattito e alle domande del pubblico in sala, e da gennaio 2022, anche del pubblico in streaming, che ha potuto dare attivamente il proprio contributo grazie all’uso di una web app. Ai Dialoghi hanno preso parte, complessivamente, più di 5500 cittadini e cittadine in presenza (con una media di 230 per città), a cui si sommano i 1600 spettatori e spettatrici da remoto.

